Mer. Ott 30th, 2024

Innoweek, la settimana dedicata all’innovazione che è un corso a Girifalco (8-14 luglio) oggi ha ospitato gli interventi di docenti, ricercato e professionisti per discutere di come le Università, cuore della ricerca avanzata, dovrebbero sempre più collaborare con le imprese per creare progetti innovativi che possano affrontare le sfide del mercato internazionale.

Angelo Marra, presidente Associazione Reboot, ha aperto i lavori evidenziando come sia fondamentale che l’Università e le imprese facciano il possibile per collaborare e sviluppare insieme progetti sostenibili e innovativi.

Subito dopo ha lasciato la parola al Prof. Riccardo Barberi che ha presentato l’infrastruttura STAR– Southern Europe Thomson Back-Scattering Source for Applied Research che è un’infrastruttura di ricerca nazionale situata nel campus dell’Università della Calabria, dedicata alla scienza e tecnologia dei materiali avanzati. Aperta a utenti esterni, STAR mira a diventare un motore di progresso scientifico, tecnico ed economico per il Sud Italia. Il cuore dell’infrastruttura è lo STAR-Lab, con una sorgente di raggi X innovativa che consente tecniche di indagine normalmente prerogativa dei grandi sincrotroni, ma a costi e dimensioni ridotti.

Nel secondo intervento della giornata la Prof.ssa Maria Teresa Russo, ha presentato lo stato di sviluppo del progetto Tech4You – ecosistema di innovazione, progetto finanziato con i fondi PNRR per le Università della Calabria e della Basilicata, il progetto prevede di costruire un modello di crescita sostenibile per Calabria e Basilicata, promuovendo sinergie tra ricerca, produzione e istituzioni, sostenendo la trasformazione digitale e l’innovazione tecnologica. L’impatto previsto include il miglioramento della qualità della vita, l’innovazione socioeconomica, la creazione di nuovi posti di lavoro, il rafforzamento della resilienza territoriale, la riduzione del disallineamento tra competenze e richieste aziendali, e il supporto a start-up e spin-off. La professoressa ha anche presentato alcuni dei progetti che sono in fase di realizzazione. Tech4You si concluderà nel 2026 e l’auspicio è quello che molte delle competenze sviluppate all’interno del progetto possano diventare imprese.

Il terzo intervento è stato tenuto dal Dott. Domenico De Martines, addetto scientifico e tecnologico dell’Ambasciata D’Italia in Egitto, che ha presentato le iniziative di collaborazione scientifica tra Egitto e Italia promosse dall’ambasciata dal 2022 ad oggi e i progetti formativi avviati dall’ambasciata in collaborazione con diversi enti egiziani e italiani sulle tecnologie emergenti. rendendosi disponibile a supportare le proposte di collaborazione scientifica degli enti italiani con quelli egiziani.

Il Prof. Stefano Alcaro ha invece presentato il Centro CRISEA, inaugurato nel 2020, una struttura dedicata alla ricerca, formazione e ai servizi nell’ambito dell’innovazione rurale. Situato su 269.000 mq, dispone di quattro edifici principali: uffici e formazione, foresteria, ristoro, e laboratorio con attrezzature avanzate come il Lab Computazionale e il BactoScan™ FC+. CRISEA mira a diventare un punto di riferimento per il settore agroalimentare e zootecnico, con progetti per startup.

A seguire il Sindaco del Comune di Girifalco, tra i patrocinanti della INNOWEEK, Ing. Pietrantonio Cristofaro, ho portato i saluti dell’amministrazione comunale, ha ringraziato l’organizzazione e ha dato la disponibilità per supportare anche in futuro le prossime edizioni dell’iniziativa.

L’ingegnere Domenico Macrì, della TechFem S.p.A. ha spiegato come il Sector Coupling e la produzione di Green Fuels rappresentano una soluzione promettente per una transizione energetica verso un futuro più verde. Investimenti in questa tecnologia – ha continuato Macrì – e la continua ricerca e sviluppo sono cruciali per raggiungere gli obiettivi climatici globali e per costruire un’economia sostenibile a lungo termine, l’intervento viene concluso con la presentazione di un impianto pilota che verrà realizzato nei pressi di Lamezia Terme in Calabria che, utilizzando la CO2 prodotta nei biodigestori insieme all’idrogeno verde prodotto da surplus di energia elettrica rinnovabile, produrrà metano sintetico e metanolo.

L’intervento successivo è stato tenuto dal Dott. Domenico Pensabene, che ha ricordato che dal 2016 con la riforma Madia, nel testo unico delle partecipate sono presenti alcune regole anche mondo degli atenei con i loro spinoff universitari e i soggetti partecipati rientrano in quel gruppo di soggetti che da partecipati pubblico-privati meritano di essere analizzati e che nell’articolo 20 i piani di razionalizzazione annuali che tutti gli enti, inclusi gli atenei fanno in termini di partecipate, che prevede che gli atenei dovrebbero fare sviluppo economico della ricerca, quindi mercato, quindi gli spinoff e le startup nate dalla ricerca devono raggiungere risultati economici. Ciò ovviamente permetterebbe la crescita e lo sviluppo economico. In chiusura il Dott. Pensabene ha presentato 2 progetti che sono nati dalla collaborazione pubblico-privata il progetto del Prof. Felice Arena (Università di Reggio Calabria), che ha creato uno spinoff ASISM che si occupa di progettare smorzatori a massa accordata, utilizzati per attutire il rischio sismico degli edifici e anche i pontili galleggianti in mare. L’altro progetto co-finanziato anche questo dalla Regione Calabria con il progetto “Ingengno” che l’azienda Dragflow insieme al Prof. Arena ha realizzato un battello modulare per la raccolta dei rifiuti in mare. Prendono la parola il prof. Trombetta e il prof. Bonaccorsi, che spiegano in sintesi come un’altra azienda, il Gruppo Canale Srl, stia realizzando, sempre in collaborazione con l’Università di Reggio Calabria, un progetto innovativo sul fascicolo del fabbricato e delle infrastrutture.

In chiusura della giornata la giornalista Josephine Condemi presenta Mangrovia è una piattaforma digitale di divulgazione culturale che combina il lavoro di esseri umani e intelligenze artificiali. Prende il nome dalle mangrovie, un ecosistema composto da circa 80 specie che rendono fertili terreni poveri d’ossigeno catturando anidride carbonica e creando relazioni complesse tra vari organismi. La mangrovia simboleggia l’incontro tra diverse specie e la fusione dei saperi.

PER INFORMAZIONI
www.innoweek.it

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